Link esibizione Sanremo 2020:
Abbiamo scelto di conoscere meglio la storia di Paolo Palumbo, dopo la sua esibizione a Sanremo dello scorso febbraio, perché quando ci siamo trovati costretti dentro le quattro mura domestiche a causa della pandemia ci siamo chiesti: ma come fa un giovane a vivere con questa prospettiva per tutta la vita? Attraverso questo articolo speriamo di fare tesoro del messaggio che lui ci ha voluto portare alla ribalta, messaggio in cui ora ci possiamo immedesimare con maggiore em-patia e sim-patia!
Paoloè nato a Nuoro il 16 Agosto 1997, ed è conosciuto per essere il più giovane paziente di SLA (sclerosi laterale amiotrofica) in Europa. Essa è una malattia neurodegenerativa progressiva del moto-neurone, che colpisce i motoneuroni. Per questo la SLA è caratterizzata da rigidità e contrazioni muscolari,oltre a progressiva debolezza a causa della diminuzione delle dimensioni dei muscoli.
Paolo, che prima della malattia studiava col sogno di diventare cuoco, in pochi anni è diventato celebre per le sue iniziative nel campo culinario delle malattie neurodegenerative!Nel 2017 ha pubblicato il libro Sapori a Colori e ha inventato un dispositivo che, grazie ad un procedimento di gastronomia molecolare, permetterebbe ai pazienti affetti da disfagia di provare nuovamente i sapori di piatti complessi.
È stato ospite delle principali trasmissioni televisive italiane, tra cui Le Iene, La vita è una figata e La vita in diretta, grazie alle quali la sua storia sbalorditiva ha iniziato ad essere conosciuta in Italia e fuori.
Nello scorso febbraio si è esibito come ospite sul palco dell’Ariston alla 70ª edizione del Festival di Sanremo con il brano Io Sono Paolo, in cui racconta della SLA e della sua storia personale, grazie alla collaborazione dell’amico Cristian: uno dei momenti più seguiti della serata.
-Giovanni Caudullo